venerdì 10 novembre 2023

James HANSEN: Il futuro del passato

 

NOTA 
 
 

NOTA DIPLOMATICA

di James HANSEN, 10 novembre 2023


 
 
 
 
 
 
 
 

Il futuro del passato — Per quanto riguarda i grandi centri urbani americani, 

la pandemia Covid non è ancora finita. Ad oggi, secondo dati che arrivano dagli 

Usa, in molte delle principali metropoli del Paese oltre il 20% degli uffici sono 

rimasti vuoti anche dopo la fine dei lockdown: ciò con la conseguente ‘scoperta’ 

del Work From Home e, più in generale, il semplice rifiuto di molti 

dipendenti di tornare stabilmente in sede anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria.

Le città degli Usa maggiormente colpite dal fenomeno sono, nell’ordine: 

San Francisco (27,3% degli uffici ora sfitti), Dallas (24,6%), Chicago (24,3%) e Atlanta 

(23,9%). Il dato medio dei centri metropolitani americani mostra un calo del 18,2%. 

New York ne esce relativamente bene, al -15,6%. In genere però i finanziamenti concessi 

per queste strutture prevedevano per la copertura solo il 5% dello spazio sfitto...

I conti ora non tornano più. Numerosi spazi immobiliari costosi sono improvvisamente 

diventati per i proprietari dei white elephant, ‘bestie’ che generano costi e consumano 

risorse senza rendere niente. La parte peggiore è che, essendo stati costruiti per uno 

scopo molto specifico—cioè ospitare le scrivanie dei colletti bianchi—non hanno un’altra 

evidente utilità.

Inizialmente si supponeva che la risposta al problema potesse essere quella di trasformare 

queste proprietà in appartamenti residenziali. Purtroppo, è risultato che gli uffici si 

adattano male alla nuova destinazione d’uso. I collegamenti idraulici ed energetici 

esistenti non sono adeguati all’uso residenziale e in molti casi i soffitti sono troppo 

bassi per far passare le nuove tubature e i condotti d’aria. Perlopiù mancano le finestre 

negli spazi interni—e la popolazione residenziale desidera vedere almeno che tempo 

fa fuori. Inoltre, se la gente non vuole più venire in centro a lavorare, perché 

dovrebbe volerci vivere?

Per tutti questi motivi, i progetti di riadattamento a scopo residenziale dei palazzi fatti 

per ospitare uffici sono quasi tutti fermi: quelli attualmente in corso o ‘pianificati’ 

riguardano meno del 2% degli spazi al momento vuoti. Il problema comunque 

non è solo americano, è presente in buona parte dell’Occidente. Londra ne è 

particolarmente afflitta. Ha fatto scalpore la recente decisione di Meta

la controllante di Facebook e di Instagram—di pagare una penale da US$ 181 milioni

—circa 170 mln di euro—per rescindere un contratto d’affitto per una sede mai occupata 

nei pressi di Regent’s Park. Il distretto finanziario di Canary Wharf ha livelli di 

abbandono dei suoi una volta ricercati uffici attorno al 20%.

A questo punto, i grattacieli così caratteristici delle grandi metropoli in molte parti 

del mondo rischiano di trasformarsi rapidamente in giganteschi—e silenziosi—

monumenti alla memoria di un recente passato che ormai non c’è più.

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Usciamo con il sostegno di: Tesya Group, MSC Cruises, Class Editori e Telecom Italia Sparkle

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