domenica 3 novembre 2013

UNGHERIA: o ci liberiamo o non saremo liberi

Comunicato di un cittadino ungherese (Kovacs Andras) al popolo italiano del 31 ottobre 2013.
Testimonianze di cittadini italiani sull'Ungheria.
Discorso di Orban nella giornata commemorativa del 23 ottobre.

MANIFESTAZIONE PACIFISTA DEL 23 OTTOBRE A BUDAPEST „ORA POSSIAMO FINIRE CIÓ CHE ABBIAMO INIZIATO NEL 1956”

Gentili persone italiane,

come sempre vi invio delle notizie nuove sull’Ungheria e nello specifico riguardo alla giornata del 23 ottobre a Budapest.Purtroppo come quasi sempre i media italiani di sinistra hanno trasmesso la notizia riguardante la manifestazione parallela del partito di sinistra ungherese scrivendo un’articolo ma della vera manifestazione commemorativa riguardante la giornata del 1956 é stato scritto solo un piccolo trafiletto.Quello che piú mi dispiace e' che anche i grossi media di destra non hanno che riportato solo che due righe sulla giornata del 23 ottobra a Budapest.57 anni fá il 23 ottobre 1956 la popolazione ungherese non ha piú tollerato la pressione della dittatura comunista e hanno provato a combattere impossibilmente la grande dittatura. In mezzo ai comunisti c’era una grande persona di nome Nagy Imre „in questo periodo in Ungheria esisteva solo un partito politico il comunismo”, lui nel 1956 é diventato capo del governo ma questa persona ha voluto „partire”in un’ altra direzione rispetto a quella esistente,ha voluto rompere e dividere la dittatura sovietica ma purtroppo allora non ci é riuscito.I sovietici russi assieme ai comunisti ungheresi hanno brutalmente fermato e schiacciato la popolazione ungherese sparando alla folla presente che manifestava il proprio pensiero,folla composta da bambini,giovani,anziani. Senza pietá i militari armati di armi e carrarmati hanno schiacciato e ucciso tantissime persone.Nagy Imre e le persone politiche del suo pensiero vicine a lui sono state uccise e buttate letteralmente in una fossa comune con il viso rivolto verso il basso, verso il fondo della fossa. Gli anni successivi al 1956 un gruppo speciale ha cercato tutti quelli che avevano preso parte alla rappresaglia e quelli che trovavano venivano portati o in prigione o portati in esilio oppure uccisi. Una casa molto importante voglio scrivere riguardo questi anni, il ministro degli interni era Biszku Béla,si puó dire lui ha comandato queste „spedizioni”. Lui ha ”le mani insanguinate” di tante persone ed ancora oggi vive libero ma sembra che non sia ancora per molto perché la veritá lo schiaccerá nella punizione giusta. Anche per questo ovvero grazie alla vittoria di Orbán Viktor con i 2/3 che ha potuto portare tante modifiche.
Come ogni anno il 23 ottobre ricordiamo gli eroi dell’anno 1956 e quest’anno la commemorazione si é svolta a Budapest nella piazza degli eroi e li il capo del governo Orbán Viktor ha tenuto un discorso dove ricordava la data del 1956 e univa un discorso riguardante la manifestazione dove centinaia di migliaia di persone erano presenti.Chi non ha partecipato dal vivo alla manifestazione non puó capire quanti eravamo ,questa grande folla pacificamente si é svolta per molti chilomentri fino ad arrivare alla piazza degli eroi,ogni persona parlava tranquillamente con l’altra, alcuni cantavano, altri sventolavano la bandiera ungherese e anche bandiere di altre nazionalitá, gente dal giovane all’anziano ai bambini e persone diversamente abili e tutti assieme abbiamo seguito il discorso del capo del governo Orbán Viktor. Il discorso in sé svolto iniziando dal ricordo di quello che si é svolto nel 1956 arrivando ai giorni nostri sulla situazione attuale che esiste,semplicemente ha spiegato con parole semplici e comprensibili a tutti quello che esiste e quello che dobbiamo fare se vogliamo ''restare liberi e non tornare indietro”. Una parte importente del discorso diceva:
''adesso finiamo quello che nel 1956 gli eroi hanno iniziato,non esiste una strada centrale o ci liberiamo oppure non saremo liberi.''

Penso che questa frase faccia riflettere molte persone e non solo gli ungheresi ma anche i cittadini di altre nazionalitá. É stato bello vedere e sentire che questa folla immensa pensa tutta allo stesso modo, che tutti assieme siamo vicini e appoggiamo il nostro capo del governo Orbán Viktor.
Questa manifestazione pacifista é la dimostrazione di come ci sia vicinanza della popolazione verso il suo governo, non é la prima volta che é accaduto, ma anche in passato si é svolta, e nel prossimo futuro ci sará se sará necassario.
Grazie per aver letto il mio articolo,vi auguro che anche voi possiate avere un futuro piú sereno rispetto a questa situazione che vivete oggi. Noi abbiamo la fortuna di avere un Capo del governo forte e coraggioso e questo da la forza e il coraggio alla popolazione. Anche voi potreste provare a fare come noi , l’ unione fa la forza.Concludo la mia testimonianza di persona semplice che ha partecipato alla giornata del 23 ottobre come Orbán Viktor ha concluso il suo discorso.

-Forza Ungheria, Forza ungheresi-

Kovacs Andras

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