Lando Buzzanca: compagna "250mila come lui, abrogare legge 6/04"
(AGI) - Bologna, 4 mag. - "Facciamo tornare a casa Lando Buzzanca, ennesima vittima della legge 6/04 di cui si sostiene l'abrogazione": la petizione, on line da due giorni, richiama l'interpellanza urgente al vaglio del Ministero della Giustizia, presentata dall'onorevole Paolo Barelli di FI e sostenuta dalla giornalista e compagna di Buzzanca, Francesca Della Valle, sulla revisione della disciplina dell'amministrazione di sostegno in funzione di una maggiore tutela dei soggetti interessati a tale istituto.
Se ne discutera' a Bologna nell'ambito del convegno nazionale sui diritti delle persone fragili che prendera' il via domani in occasione del ventennale della associazione di volontariato 'Diritti senza Barriere', con la collaborazione di Medicina Democratica. "Questa petizione - spiega all'AGI Francesca Della Valle - serve a stimolare ulteriormente l'abrogazione della legge e la liberta' di Lando Buzzanca, che e' la punta di un iceberg di oltre 250 mila casi. Un fatto personale per me e' diventato una lotta sociale, un dolore cosi' forte deve diventare utile anche per gli altri". In discussione la discrezionalita' della legge e il ruolo stesso degli amministratori di sostegno delle persone fragili, alcuni anche con oltre cento assistiti, che spesso - denunciano le associazioni - non riescono nemmeno a vedere.
"La maggior parte delle persone finisce in Rsa - prosegue Francesca - Lando ci e' finito per un episodio abbastanza sconcertante di un anno fa, un incidente domestico, la discrezionalita' degli amministratori e' tale che entrano nel merito della vita degli amministrati". Una storia complessa, quella dell'attore e cantante palermitano oggi in un Rsa romana, che vede da un lato la compagna e dall'altro la famiglia. "Finche' avro' vita combattero' e spero che l'abrogazione arrivi prima possibile - prosegue Francesca, che si definisce compagna 'legale' di Buzzanca - Il mio amore deve tornare a casa, non capisco il senso di una Rsa e perche' un uomo come lui deve esser li', quanto potrebbe stare nella sua amata casa con la donna che lo ama, con gente che lo ama, gli amici che lo amano. Perhe' deve stare in una Rsa? Per quale motivo? Perche' dal 27 dicembre e' in una Rsa? Lando Buzzanca deve tornare a casa per essere assistito e tornare ad una vita normale: nella Rsa ha avuto molti problemi, ha una blanda afasia e aveva bisogno di una logopedia, la fa nella Rsa?".
Il convegno, al quale parteciperanno specialisti, medici, avvocati, giuristi e rappresentanti di associazioni di volontariato provenienti da varie parti d'Italia, vuole essere un vero e proprio grido di dolore e di allarme su un mondo di sofferenze 'invisibili' e per certi versi scomode, che non cattura le prime pagine, se non quando appunto si tratta di personalita' 'famose'. Solo a Bologna, secondo dati forniti dalle associazioni, sono oltre 5000 i casi di persone fragili con amministratori di sostegno. "Dobbiamo abrogare la legge velocemente, dobbiamo essere uniti, siamo tanti, siamo migliaia, non dobbiamo avere timore, perche' sono i numeri che fanno la differenza. La legge va abgrogata - spiega ancora Francesca Della Valle - non riveduta, e rifatta una legge con discrezionalita' di altro tipo. Il problema e' che molti sono timorosi, io ho raccolto una serie di storie e devo dire che e' molto piu' presente il Nord che il Centro Sud, che ha un diverso concetto del senso di protezione".
Non tutti comunque la pensano allo stesso modo: le associazioni promotrici del convegno sono piu' prudenti, chiedono un adeguamento della legge, non una abrogazione, puntando il dito contro quello che definiscono un uso distorto dello strumento legale, con familiari, spesso 'estromessi' dalle decisioni di chi dovrebbe tutelare i loro congiunti. "Bisognerebbe rimettere mano alla legge ma non mi sento di dire che andrebbe abrogata - dichiara all'AGI Bruna Bellotti, presidente dell'Associazione "Diritto senza Barriere" da sempre impegnata per la tutela e promozione dei diritti delle persone fragili in ambito sanitario e assistenziale- Certo che cosi' la situazione non puo' andare. Ci sono tante cose che non vanno: se lo scopo e' quello di abrogarla e di presentare una proposta di legge che tenga conto di quelli che sono gli effettivi bisogni della persona che deve essere tutelata, sono pienamente d'accordo. Qui si tratta di vedere anche le forze: si finira' in Parlamento, ma dopo non puo' esserci un vuoto. Prima bisognera' presentare un progetto di legge, e verificare se potra' essere accolto". (AGI)Ari
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