Bergamo, 01 marzo 2021
di Argeo Basevi Magi
Dal capitolo V del mio libro Involuzionismo cosmico (2007) ho tratto il paragrafo dal titolo Il nucleo criogenico del sole, che vuole dimostrare che il nucleo del Sole fosse congelato sin dal suo inizio: “Il campo magnetico fino ad ora non è stato ritenuto un associato al plasma più freddo, ma congiunto all’ipotesi che il nucleo atomico del sole sia molto freddo, e forse, abbondantemente sotto lo zero. Questa differenza di temperatura è causa e origine del suo campo magnetico. Per questo motivo riesce a trattenere sul nucleo interno di segno (–) la corona esterna fluida e incandescente. Il campo magnetico solare è sì bipolare, ma diretto dall’esterno della sua corona verso il suo interno più freddo, in pratica, funzionando come una calamita gassosa.”(p.3)
Nel 1945 Marcello Conversi, Ettore Pancini e Oreste Piccioni realizzano a Roma un esperimento sulle particelle penetranti della radiazione cosmica, scoprendo una particella elementare in seguito denominata muone. Con questa scoperta nasceva la cosiddetta «fisica delle alte energie».
Oreste Piccioni, morto nel 2002, era uno degli ultimi testimoni della scuola di fisica romana creata da Fermi. Nato a Siena nel 1915, dopo gli studi alla Normale di Pisa si era infatti laureato a Roma con Fermi nel 1938, l’anno in cui il grande fisico lasciò l’Italia per ritirare il Nobel e da Stoccolma imbarcarsi per l’esilio americano a causa delle leggi razziali.
Si evince, quindi, dagli articoli in allegato del mensile Le Scienze di febbraio 2021, quanto le mie teorie fossero vicine alla realtà odierna; infatti, il reattore nucleare ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) in fase di ultimazione a Saint-Paul-Lez-Durance in Francia possiede le due caratteristiche fondamentali citate nel mio capitolo V: fusione termonucleare ad altissima temperatura e una scintillazione al plasma a meno -269 gradi Celsius.
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