Mercoledì 10 febbraio 2021, ore 17:00.
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Il virus fantasma
Sta diventando sempre più chiaro che la narrazione che circonda la SARS-CoV-2 e le sue mutazioni ha i piedi d'argilla.
da Konstantin Demeter, Torsten Engelbrecht, Stefano Scoglio
Originale (Deutsch): https://www.rubikon.news/artikel/das-phantom-virus
Può esserci tanto fumo senza fuoco? A volte è possibile. Soprattutto quando c'è molto vento mediatico che soffia su di esso. Nemmeno l'Istituto Robert Koch o le autorità sanitarie di molti altri paesi sembrano in grado di fornire la prova decisiva che un nuovo virus chiamato SARS-CoV-2 sia effettivamente "in circolazione", che si trasmetta per le vie più volte menzionate e che possa essere rilevato oltre ogni ragionevole dubbio con i metodi di analisi standard. Questo da solo rende il parlare di pericolose mutazioni virali un allarmismo irresponsabile - e i cosiddetti test PCR SARS-CoV-2 definitivamente uno strumento inutile.
Interrogato su uno studio che presenta l'isolamento e la purificazione completa di particelle che si sostiene siano coronavirus SARS di tipo 2 (SARS-CoV-2), Michael Laue dell'Istituto tedesco Robert Koch (RKI), uno dei principali sostenitori mondiali della dottrina ufficiale sul COVID-19, risponde: "Non sono a conoscenza di alcun lavoro in cui il SARS-CoV-2 purificato sia stato isolato" (1). Questa è un'affermazione più che notevole - soprattutto perché Laue aggiunge che è "sicuro che il virus propagato in coltura cellulare è completamente purificato per certi test". Con questa affermazione, conferma esplicitamente l'importanza centrale della purificazione completa delle particelle per poter rilevare i virus. Ma tale purificazione non è stata ancora effettuata da nessuna parte.
La concessione di Laue, che dirige il dipartimento di microscopia speciale a luce ed elettroni al RKI (2), è anche coerente con le affermazioni che abbiamo presentato nel nostro articolo "COVID-19 PCR Tests Are Scientifically Meaningless" (3), pubblicato da OffGuardian il 27 giugno 2020 e in tedesco da Rubikon l'11 luglio 2020 (4). In questo articolo, siamo stati i primi al mondo a spiegare in modo esaustivo perché i test PCR putativi della SARS-CoV-2 sono inutili per diagnosticare l'infezione virale.
Uno dei punti chiave della nostra analisi era che gli autori degli studi che sostengono di aver dimostrato che la SARS-CoV-2 è un virus nuovo e potenzialmente letale non hanno il diritto di rivendicare "l'isolamento" della cosiddetta SARS-CoV-2 - soprattutto perché questi studi hanno in realtà fallito nell'isolare e purificare completamente le particelle che si suppone siano virus.
Questo è confermato dalle risposte corrispondenti che abbiamo ricevuto dagli autori degli studi pertinenti, che abbiamo elencato in una tabella nel nostro articolo. Tra questi c'è la risposta del team guidato dal cinese Na Zhu, il cui lavoro può essere considerato il più significativo in relazione all'affermazione che SARS-CoV-2 è stato rilevato come un virus e che è stato pubblicato il 20 febbraio 2020 in una delle riviste più importanti, il New Englang Journal of Medicine (5). Nel frattempo, un altro gruppo di ricerca - uno australiano - ci ha anche ammesso di non aver effettuato alcuna "purificazione" delle particelle (6, 7).
Cercato invano: il virus SARS-CoV-2
Inoltre, la canadese Christine Massey, ex biostatistica nel campo della ricerca sul cancro, e il suo collega neozelandese Michael Speth, così come diversi individui in tutto il mondo, la maggior parte dei quali preferiscono rimanere anonimi, hanno portato alla luce cose incredibili. Per esempio, in base al Freedom of Information Act (FOIA), hanno chiesto a decine di dipartimenti di salute pubblica e istituzioni scientifiche, così come a una manciata di entità politiche in tutto il mondo, di inviare loro i documenti che mostrano l'isolamento di un virus SARS-CoV-2 da un campione non contaminato di una persona malata.
In totale, hanno ricevuto 46 risposte - ma nessuno poteva fornire o citare un record che descrivesse un isolamento "SARS-CoV-2". Infatti, il Ministero della Salute tedesco ha completamente ignorato la loro richiesta FOIA (8).
Samuel Eckert, un imprenditore tedesco, ha chiesto alle autorità sanitarie di varie città come Monaco, Dusseldorf e Zurigo di studiare l'isolamento completo e la purificazione del cosiddetto SARS-CoV-2. Tuttavia, fino ad oggi non ha nemmeno ricevuto uno studio del genere (9).
Un alto premio in denaro per la prova dell'isolamento e della causalità
Samuel Eckert aveva persino promesso a Christian Drosten il pagamento di più di 230.000 euro se avesse potuto presentare brani di testo di pubblicazioni che provano scientificamente il processo di isolamento della SARS-CoV-2 e la sua sostanza genica. Ma la scadenza, il 31 dicembre 2020, è passata senza che Drosten abbia contattato Eckert (10).
E un'altra scadenza, sempre il 31 dicembre, è passata senza che i documenti richiesti siano stati presentati. In questo caso, il giornalista tedesco Hans Tolzin aveva offerto una ricompensa di 100.000 euro a chiunque potesse fornirgli una pubblicazione scientifica in cui fosse descritto in dettaglio un tentativo riuscito di infezione con lo specifico SARS-CoV-2. Il tentativo di infezione deve aver portato in modo affidabile a una malattia respiratoria nei soggetti del test (11).
La variazione della dimensione delle particelle porta anche l'ipotesi del virus ad absurdum
Recentemente, la popolazione mondiale è stata sempre più spaventata dai rapporti di presunte mutazioni/varianti della "SARS-CoV-2". Ma anche queste storie dell'orrore non sono basate su una scienza solida. In primo luogo, non si può determinare una variante di un virus se non si è isolato completamente l'originale. E in secondo luogo, le fonti ortodosse parlano da tempo delle decine di migliaia di presunti nuovi ceppi di virus che sono stati trovati in tutto il mondo dallo scorso inverno.
Infatti, il cosiddetto database dei virus GISAID contiene ora più di 450.000 diverse sequenze genetiche che presumibilmente rappresentano una variante di SARS-CoV-2 (12, 13, 14). Quindi affermare ora che ci sono improvvisamente nuove mutazioni o varianti di virus è una sciocchezza anche dal punto di vista della ricerca ortodossa sui virus, anche perché dicono che i virus mutano continuamente. Così possono costantemente affermare di aver trovato nuovi ceppi e quindi perpetuare la paura.
Questo allarmismo è tanto più assurdo quando si guardano le micrografie elettroniche stampate negli studi pertinenti.
Queste mostrano particelle che si suppone rappresentino la SARS-CoV-2. Tuttavia, tutto ciò che è certo è che queste immagini mostrano particelle di dimensioni estremamente variabili. In detto studio di Zhu e colleghi, per esempio, vanno da 60 a 140 nanometri (un nanometro è un miliardesimo di metro; l'abbreviazione è "nm") (15). Ma un virus specifico che mostra una variazione di dimensioni così estrema non può esistere davvero.
Potrebbe ancora essere legittimo dire che i virus nel loro insieme hanno una gamma di dimensioni da 60 a 140 nm. Si potrebbe anche dire, per esempio, degli esseri umani adulti che le loro dimensioni variano - a parte eccezioni estreme - approssimativamente tra 1,50 m e 2,20 m. Ma affermare che un virus specifico, in questo caso la SARS-CoV-2, ha una tale gamma di dimensioni sarebbe come affermare che gli adulti di un tipo molto specifico di uomo, per esempio di un gruppo etnico di bassa statura, sono alti tra 1,50 e 2,20 m. Ma una tale gamma è semplicemente irrazionale.
Si potrebbe controbattere che i virus non sono individui umani. Ma attenzione, anche secondo la virologia consolidata, ogni virus ha una struttura abbastanza stabile. L'HIV, per esempio, ha "un diametro di circa 120 nm", secondo Wikipedia (16). Nel caso della SARS-CoV-2, invece, si pensa che si possano prendere delle libertà estremamente grandi per quanto riguarda la sua definizione delle dimensioni. Questo illustra anche che qui tutto è ancora più arbitrario di quanto non lo sia già in virologia.
Il tutto arriva addirittura al punto che Wikipedia ha cambiato decisamente il suo testo su questo presunto nuovo coronavirus. Per esempio, qualche mese fa, l'enciclopedia online ha letto che il diametro medio delle particelle di SARS-CoV sarebbe di circa 125 nm. Ma qualche tempo dopo è stato improvvisamente detto che "ogni virus SARS-CoV-2 ha un diametro di circa 50-200 nm", cioè il limite superiore e inferiore sono in un rapporto di 4 a 1. Quanto sia astruso questo diventa evidente se si trasferisce questo rapporto di 4 a 1 ad altri esseri, per esempio agli umani adulti di una certa etnia. Questi avrebbero quindi una gamma di altezza, per esempio, da 1,30 m a 5,20 m.
Il fatto che quello che si sostiene essere SARS-CoV-2 non è un virus, ma particelle di ogni tipo, è dimostrato anche dalle immagini al microscopio elettronico presentate negli studi. Ecco due immagini del suddetto studio di Zhu e colleghi in cui si suppone che si veda la SARS-CoV-2:
Se misurate una volta qui con uno screen sizer (FreeRuler), ecco cosa ottenete: Le particelle viste nell'immagine a sinistra, che si suppone mostrino la SARS-CoV-2, misurano ciascuna circa 100 nm su una scala di 100 nm. D'altra parte, se si guarda l'immagine a destra, dove le particelle indicate dalle frecce sono anche supposte essere virus di tipo SARS-CoV-2, queste particelle - misurate su una scala di 1 micron (1.000 nm) - hanno dimensioni completamente diverse.
Le particelle nell'immagine di destra, indicate dalle frecce nere, rappresentano le vescicole - e queste sono poi dette contenere i virus indicati dalle frecce colorate. Se misuriamo alcune di queste particelle nelle vescicole, troviamo che la particella più grande nella vescicola centrale misura quasi 52 nm, che è al di sotto dell'intervallo da 60 a 140 nm suggerito da Zhu e colleghi; lo stesso vale per la particella immediatamente alla sua destra, che misura circa 57,5 nm. Al contrario, la particella più grande al centro della vescicola più bassa (freccia gialla) misura circa 73,7 nm, quindi rientra nell'ampio intervallo suggerito da Zhu e colleghi. Nella vescicola in basso a sinistra, la particella più grande misura ben 155,6 nm, che è più dei 140 nm che Zhu e colleghi suggeriscono come limite massimo.
Nel frattempo, ci sono ulteriori forti prove che le particelle indicate come SARS-CoV-2 sono in realtà quelle particelle innocue o addirittura utili chiamate "vescicole extracellulari" (EVs). Questi variano estremamente in dimensioni, da 20 a 10.000 nm, ma la maggior parte misura tra 20 nm e 200 nm. Una sottocategoria di queste EVs sono gli esosomi. Questi sono prodotti dalle nostre cellule, contengono acidi nucleici, lipidi e proteine, e sono coinvolti in varie attività utili al nostro corpo, tra cui il trasporto di molecole immunitarie e cellule staminali, e la rimozione dei detriti cellulari.
Gli esosomi costituiscono forse la più grande proporzione di EVs. Anche se pochi hanno probabilmente sentito parlare di queste particelle benefiche, sono state oggetto di ricerca per oltre 50 anni. E la letteratura scientifica è piena di rapporti su di loro. Se cercate il termine "esosoma" su PubMed, più di 14.000 studi saranno "sputati fuori"!
A questo punto, non è possibile entrare in dettaglio su EVs ed esosomi, ma è importante rendersi conto che sono praticamente indistinguibili, se non indistinguibili, da quelli che si dice siano virus. E alcuni scienziati suggeriscono addirittura che quello che viene definito come un pericoloso virus SARS-CoV-2 non è in realtà altro che un utile esosoma. Questo è suggerito, per esempio, dalle micrografie elettroniche (17).
Come si può vedere nelle due immagini qui sotto, il più grande degli esosomi (immagine di sinistra) ha la stessa dimensione e struttura del SARS-CoV-2 putativo (immagine di destra). Quindi, sarebbe abbastanza plausibile concludere che le particelle contenute nel grande "mare" di liquido campione di un paziente COVID-19 (precisamente: nel surnatante del liquido broncoalveolare del paziente) che si suppone siano SARS-CoV-2 sono in realtà esosomi.
Esosomi (sinistra) Presunto SARS-CoV-2 (destra)
Perché è impossibile rilevare il virus senza una purificazione completa delle particelle
In una coltura cellulare con innumerevoli particelle estremamente simili, la purificazione completa delle particelle deve logicamente essere il primo passo per poter realmente definire le presunte particelle come virus. Oltre alla purificazione delle particelle, bisogna poi naturalmente dimostrare perfettamente che le particelle possono causare certe malattie in condizioni reali e non solo in laboratorio. Ma da nessuna parte è stata effettuata una tale "purificazione" delle particelle. Ma come si può concludere che l'RNA ottenuto è un genoma virale? E come si può allora utilizzare in generale tale RNA per diagnosticare l'infezione da un nuovo virus, sia con il test PCR che con altri metodi?
Abbiamo posto queste due domande a numerosi rappresentanti della narrazione ufficiale di Corona in tutto il mondo, ma nessuno è stato in grado di rispondere.
Quindi, l'affermazione che le sequenze di geni RNA che gli scienziati hanno preso dai campioni di tessuto preparati nei loro studi in vitro, studi in provetta, e a cui sono stati finalmente "tarati" i cosiddetti test RT-PCR della SARS-CoV-2, appartengono a un nuovo virus patogeno chiamato SARS-CoV-2, è - ribadiamo - basata unicamente sulla fede e non sui fatti.
In questo contesto, vale anche la pena ricordare ciò che tutti quei ricercatori che sostengono di aver isolato e infine dimostrato che il SARS-CoV-2 è un virus "malvagio", hanno fatto in realtà invece di una purificazione completa "pulita" delle particelle: Gli scienziati hanno preso dei campioni dalla gola o dai polmoni dei pazienti, li hanno ultracentrifugati (filati ad alta velocità) per separare le molecole più grandi/pesanti da quelle più piccole/leggere, e poi hanno "scremato" il surnatante, la parte superiore del materiale centrifugato. Ed è quello che chiamano "isolare" a cui poi applicano la PCR. Ma quel surnatante contiene tutti i tipi di molecole, miliardi di diverse micro e nanoparticelle, tra cui i già citati EVs ed esosomi, che, come ho detto, sono prodotti dal nostro stesso corpo e spesso sono semplicemente indistinguibili da quelli che vengono chiamati virus.
"Al giorno d'oggi, è una missione quasi impossibile separare EVs e virus utilizzando i metodi canonici di isolamento delle vescicole come l'ultracentrifugazione differenziale, poiché sono spesso pellettati insieme a causa delle loro dimensioni simili", secondo lo studio "The Role of Extracellular Vesicles as Allies of HIV, HCV and SARS Viruses", pubblicato sulla rivista Viruses nel maggio 2020 (18).
Gli scienziati quindi "creano" semplicemente il virus usando la PCR. Per fare questo, prendono i cosiddetti primer, cioè sequenze di geni già esistenti che sono disponibili nelle banche dei geni. Poi modificano questi primer sulla base di considerazioni puramente ipotetiche e infine li mettono in contatto con il brodo surnatante (surnatante) finché non si legano a un RNA nel brodo. Poi usano l'enzima trascrittasi inversa per convertire l'RNA "pescato" in questo modo in un DNA artificiale o complementare (cDNA), perché questo è l'unico modo in cui può essere elaborato dalla PCR e amplificato da un certo numero di cicli PCR.
Ogni ciclo raddoppia la quantità di DNA, e più cicli sono necessari per produrre abbastanza materiale virale presunto, più bassa è l'affidabilità della PCR - cioè, meno si è in grado di "ottenere" effettivamente qualcosa di "utile" dal surnatante tramite PCR. In definitiva, si può dire che il risultato tende a diventare privo di significato se sono necessari più di 25 cicli di PCR per questo - e la maggior parte, se non tutti, i test PCR o i protocolli attualmente in circolazione usano molto più di 25 cicli, di solito fino a 35-45, che abbiamo anche discusso più in dettaglio nel nostro primo articolo sull'argomento.
A peggiorare le cose, i primer sono composti da 18-24 basi (nucleotidi) ciascuno; il virus SARS-CoV-2, invece, sarebbe composto da 30.000 basi. Così, il primer non rappresenta nemmeno lo 0,1% del genoma virale. Questo rende ancora più impossibile trovare il virus che si sta cercando in un mare di miliardi di particelle molto simili. Questo riduce anche significativamente la probabilità che la sequenza genica "pescata" con l'aiuto dei primer sia specifica per il virus rivendicato.
Soprattutto perché il virus che i ricercatori stanno cercando dovrebbe essere nuovo. Pertanto, semplicemente non ci sono primer genetici pronti all'uso che corrispondano esattamente al nuovo virus specifico rivendicato. Quindi, i ricercatori prendono semplicemente dei primer che credono siano più o meno vicini alla struttura del sospetto nuovo virus. Ma questa è sicuramente un'ipotesi. E quando "immergono" i primer nel brodo surnatante, gli stessi primer possono alla fine legarsi a uno qualsiasi dei miliardi di molecole presenti in esso.
Pertanto, gli scienziati non hanno modo di sapere se ciò che hanno creato in questo modo appartiene al virus che stanno cercando. Si tratta infatti di un neologismo dei ricercatori, che chiamano semplicemente SARS-CoV-2 (19).
Il presunto genoma del virus è solo un puzzle artificiale del computer
SARS-CoV-2 è stato quindi alla fine "messo insieme" su un computer. Esperti come il medico californiano Thomas Cowan lo definiscono una "frode scientifica". Cowan scrive su questo il 15 ottobre 2020: "Questa settimana la mia collega e amica Sally Fallon Morell ha portato alla mia attenzione un sorprendente articolo pubblicato dal CDC nel giugno 2020 (20). Lo scopo dell'articolo era che un gruppo di circa 20 virologi descrivesse lo stato della scienza sull'isolamento, la purificazione e le proprietà biologiche del nuovo virus CoV-2 della SARS e condividesse queste informazioni con altri scienziati per le loro ricerche. Una lettura approfondita e attenta di questo importante studio rivela alcuni risultati scioccanti".
Per esempio, ha detto, sembra dalla sezione dell'articolo su "Whole Genome Sequencing" che piuttosto che isolare il virus e sequenziare completamente il suo genoma da un capo all'altro, il CDC ha generato il genoma basato sulla sequenza di riferimento del coronavirus (numero di adesione Genbank NC045512). "Per me, questo passo della generazione del computer rappresenta una frode scientifica", ha detto Cowan.
"Sarebbe come se i ricercatori trovassero un pezzo di zoccolo, un pelo di coda e un pezzetto di corno e poi deducessero di aver scoperto un unicorno. Poi hanno messo queste informazioni in un computer e l'hanno programmato per ricreare l'unicorno. E poi affermano che questa replica nel computer è il vero unicorno. Naturalmente, gli scienziati non avevano mai visto un unicorno prima, quindi non potevano studiare il suo patrimonio genetico per confrontare i loro campioni con i capelli, gli zoccoli e il corno dell'unicorno".
Così, alla fine, i ricercatori non hanno analizzato l'intero genoma del presunto virus, ma hanno semplicemente preso alcune sequenze trovate nelle colture, le hanno dichiarate appartenenti a un nuovo virus specifico senza alcuna prova, e sulla base di ciò, hanno inventato una sorta di puzzle informatico genetico che si suppone rappresenti l'intero genoma del nuovo virus. "Stanno usando la modellazione del computer per creare essenzialmente un genoma da zero", dice il biologo molecolare Andrew Kaufman (21, 22).
Con questo in mente, non può sorprendere che uno dei primer del test PCR sviluppato dall'Istituto Pasteur corrisponda esattamente a una sequenza del cromosoma 8 del genoma umano (23, 24).
Nessuna prova di trasmissione per via aerea
Sfortunatamente, i decisori ignorano tutto questo. E per fermare la diffusione di un presunto nuovo virus, le popolazioni sono costrette a praticare varie forme di allontanamento sociale e ad indossare coperture dalla bocca al naso in tutti i luoghi possibili. L'idea è che i virus, e la SARS-CoV-2 in particolare, si trasmettono attraverso l'aria, o da persone che tossiscono, starnutiscono o addirittura parlano, e che le goccioline atomizzate e cariche di virus nell'aria "saltano" da una persona all'altra. Ma la verità è che tutte queste teorie sulla trasmissione del virus sono solo ipotesi, che - attenzione - non sono mai state dimostrate.
Come anche la più importante rivista scientifica del mondo Nature ha riportato in un articolo dell'aprile 2020, anche gli esperti mainstream non possono dire con certezza che la SARS-CoV-2 si trasmette per via aerea - e anche secondo l'OMS, "le prove per questo non sono convincenti" (25).
Anche da una prospettiva ortodossa, gli unici studi in cui la trasmissione per via aerea di un coronavirus (non SARS-CoV-2) è stata provvisoriamente "provata" sono stati condotti in ospedali e case di cura, luoghi che si dice siano favorevoli a tutti i tipi di infezioni a causa di circostanze particolari (26). Tuttavia, nessuno studio ha mai provato che ci sia trasmissione di virus all'aperto o in spazi chiusi ma ben ventilati. E anche una volta che si suppone che ci sia tale trasmissione per via aerea, si dice che per farlo, le persone tra le quali avviene la presunta trasmissione dovrebbero essere in stretto contatto per almeno 45 minuti perché si verifichi il "contagio" (27).
Già solo per questo, le misure drastiche di allontanamento non hanno alcuna base scientifica.
Anche il BMJ ha dichiarato: "I test di massa sono un pasticcio costoso".
Poiché la purificazione delle particelle è la conditio sine qua non per i passi successivi, cioè per provare la causalità e "calibrare" i test, abbiamo un test diagnosticamente insignificante - e quindi il mantra "test, test, test" del segretario generale dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus citato nel nostro primo articolo sull'argomento deve essere definito non scientifico e fuorviante. Questo è particolarmente vero per testare le persone asintomatiche, quelle che non hanno sintomi di malattia.
In questo contesto, uno studio cinese di Wuhan pubblicato su Nature il 20 novembre 2020 è estremamente degno di nota. Si trattava di testare quasi 10 milioni di persone e di isolare tutti i casi asintomatici "positivi", i casi "repositivi" e i loro contatti stretti per almeno due settimane fino a quando il test PCR è risultato "negativo". Risultato: tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con coloro che erano asintomatici e sono risultati "positivi" sono risultati "negativi", indicando che i casi asintomatici "positivi" rilevati in questo studio erano "probabilmente non infettivi", secondo Nature (28).
Anche la rivista ortodossa The BMJ si è recentemente unita alla critica fondamentale dei test PCR. Poco prima di Natale, la rivista scientifica ha pubblicato l'articolo "COVID-19: i test di massa sono imprecisi e danno un falso senso di sicurezza, ammette il ministro" (29). Dice che il test PCR, quando è usato su persone asintomatiche, non è affatto accurato e non può essere usato per determinare con precisione se si è "positivi" o "negativi" (30).
Anche poche settimane prima, la rivista The BMJ ha pubblicato articoli critici in cui si afferma che "i test di massa per COVID-19 sono un pasticcio non valutato, sottosviluppato e costoso" (31), che "lo screening delle popolazioni sane per il COVID-19 è di valore sconosciuto" e che "la risposta pandemica del Regno Unito si basa troppo pesantemente su scienziati e altri funzionari governativi con preoccupanti conflitti di interesse, compresi quelli con interessi in aziende che producono test diagnostici, trattamenti e vaccini per il COVID-19" (32).
Nel frattempo, l'avvocato Reiner Füllmich, membro della commissione investigativa extraparlamentare tedesca "Stiftung Corona-Ausschuss", ha sottolineato che Stefan Hockertz, professore di farmacologia e tossicologia, gli aveva assicurato che finora non era stata trovata alcuna prova scientifica di un'infezione asintomatica da SARS-CoV-2 (33).
E persino l'RKI non è stato in grado di fornirci un solo studio che dimostri che (a) persone "positive" asintomatiche hanno fatto ammalare un'altra persona (non solo "positive"), che (b) persone "positive" con sintomi di malattia hanno fatto ammalare un'altra persona (non solo "positive"), e che (c) qualsiasi persona che sia risultata "positiva" alla SARS-CoV-2 ha reso un'altra persona "positiva" (34).
"Se la gente smettesse di fare test, il Corona non ci sarebbe più".
Già nel maggio 2020, l'importante rivista Journal of the American Medical Association (JAMA) aveva affermato che un risultato "positivo" della PCR non indica necessariamente la presenza di un virus vivo" (35), mentre un recente studio su The Lancet affermava che "la rilevazione dell'RNA non può essere usata per dedurre l'infettività" (36).
In questo contesto, non si può che essere d'accordo con Franz Knieps, capo dell'Associazione delle casse malattia aziendali in Germania, in quello che ha detto a metà gennaio 2021: "E se i test non fossero stati fatti affatto, Corona sarebbe scomparso" (37).
È interessante notare che anche lo "zar dei virus" tedesco Christian Drosten oggi contraddice ciò che lui stesso ha detto nel 2014 in un'intervista sui test PCR - riguardo al cosiddetto virus MERS-CoV in Arabia Saudita:
"Il metodo (PCR) è così sensibile che può rilevare una singola molecola ereditaria di questo virus. Se un tale agente patogeno, per esempio, passa attraverso la mucosa nasale di un'infermiera per un giorno senza che lei si ammali o noti altro, allora è improvvisamente un caso di MERS. Dove prima venivano segnalati malati mortali, ora casi lievi e persone che sono in realtà perfettamente sane sono improvvisamente incluse nelle statistiche di segnalazione. Questo potrebbe anche spiegare l'esplosione del numero di casi in Arabia Saudita. Inoltre, i media locali hanno fatto un polverone incredibile" (38, 39).
Questo suona in qualche modo molto familiare ...
Anche Olfert Landt è critico sui risultati dei test PCR e afferma che solo circa la metà degli "infetti da Corona" sono contagiosi (40). Questo è più che notevole, perché Landt non è solo uno dei co-autori dello studio di Drosten (Corman, Drosten e colleghi) che descrive il protocollo di test PCR che è stato il primo ad essere accettato (non convalidato!) dall'OMS a livello mondiale e pubblicato su Eurosurveillance il 23 gennaio 2020 (41). Inoltre, Landt è il CEO di TIB Molbiol, l'azienda che produce i test secondo questo stesso protocollo.
Tuttavia, questo conflitto di interessi non è purtroppo menzionato nel documento di Corman/Drosten e colleghi, come 22 scienziati - tra cui Stefano Scoglio, uno degli autori di questo articolo - hanno criticato in una recente analisi dettagliata. Nel complesso, Scoglio e i suoi colleghi hanno trovato "gravi conflitti di interesse in almeno quattro autori", tra cui Christian Drosten, così come diversi difetti scientifici fondamentali. Pertanto, hanno concluso che "gli editori di Eurosurveillance non hanno altra scelta che ritirare la pubblicazione" (42).
L'11 gennaio 2021, la redazione di Eurosurveillance ha risposto alla nostra richiesta di commento via e-mail su questa analisi come segue: "Siamo a conoscenza di tale richiesta (di ritrattare l'articolo di Corman/Drosten e colleghi), ma vi preghiamo di capire che non commentiamo su questo in questo momento. Ma stiamo lavorando per poter presentare una decisione entro la fine di gennaio". Ma alla fine di gennaio non è arrivato nulla, così abbiamo seguito di nuovo. In risposta, ci hanno scritto il 29 gennaio:
"Questo richiede un po' di tempo perché ci sono diverse parti coinvolte. Comunicheremo la nostra decisione in uno dei prossimi numeri regolari della nostra rivista (Eurosurveillance)".
Miliardi e miliardi vengono sprecati in test che non hanno alcuna validità
Data la mancanza di fatti per l'individuazione di un presunto nuovo virus a cui è stato dato il nome di SARS-CoV-2, e per la significatività dei cosiddetti test PCR SARS-CoV-2, è ancora più scandaloso che il costo dei test non sia discusso pubblicamente, perché è enorme. Spesso sentiamo dire da politici e presentatori che i test sono gratuiti se si rispettano certi criteri, ma questa è una vera e propria bugia. Quello che c'è dietro, in realtà, è che mentre non lo paghi sul posto, lo paghi con le tue tasse. Ma non importa come si paga, in Svizzera, per esempio, un test PCR costa tra 140 e 200 franchi svizzeri, o circa 130 a 185 euro (43, 44, 45). Quindi facciamo i conti.
Ad oggi, la piccola Svizzera, con una popolazione di 8,5 milioni, ha eseguito circa 3.880.000 test PCR per la SARS-CoV-2, più circa 500.000 test antigenici, che sono leggermente più economici (46). Con una media di 170 franchi svizzeri per test PCR, si tratta di un'enorme somma di 660 milioni di franchi svizzeri, o 610 milioni di euro. Il 27 gennaio 2021, il Consiglio federale svizzero ha addirittura invitato nuovamente la popolazione a fare il test. Così facendo, ha anche annunciato che dal giorno seguente, il governo federale, e quindi il contribuente, avrebbe in molti casi coperto anche i costi dei test sulle persone asintomatiche. Questo è tanto più astruso quando si considera, come è stato sottolineato, che non c'è alcuna base scientifica per testare le persone asintomatiche. Il Consiglio federale svizzero stima che questo costerà circa 1 miliardo di franchi svizzeri (47).
Per quanto riguarda il costo, l'epidemiologo britannico Tom Jefferson ha detto in un'intervista al quotidiano Daily Mail: "La maggior parte dei kit PCR costa ancora più di 100 sterline per l'acquisto privato, e il governo dice che ora ne spedisce 500.000 al giorno. Ma anche queste cifre sono nanizzate dai 100 miliardi di sterline che il governo britannico ha messo a bilancio per il cosiddetto progetto Operation Moonshot, che prevede ampi test di massa sulla popolazione. Ciò significa che il budget per questa avventura senza base scientifica ammonta a tre quarti dell'intero budget annuale del sistema sanitario statale NHS (National Health Service) (48, 49).
In Germania, il prezzo dei test varia molto e dipende anche dal fatto che il test sia pagato privatamente o meno. Ma in media è simile al Regno Unito (50) - e fino ad oggi più di 40 milioni di test PCR sono stati eseguiti nel paese della Merkel (51). Quindi, anche se si calcola con cautela e si assume un importo di 100 euro per un test PCR, questo fa più di 4 miliardi di euro.
Questo significa che miliardi e miliardi sono spesi per test che semplicemente non hanno validità scientifica - e tuttavia alimentano una "caccia alle streghe" molecolare e digitale in tutto il mondo per un virus che non è mai stato rilevato.
Nota editoriale: Questo articolo è apparso per la prima volta nel off-Guardian il 01/31/2021 con il titolo "Phantom Virus: In search of Sars-CoV-2".
Fonti e note:
(1) E-Mail del 4 settembre 2020
(2) https://www.rki.de/DE/Content/Institut/OrgEinheiten/ZBS/ZBS4/zbs4_node.html
(3) https://off-guardian.org/2020/06/27/covid19-pcr-tests-are-scientifically-meaningless/
(4) https://www.rubikon.news/artikel/die-nonsens-tests
(5) https://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMoa2001017?articleTools=true
(6) Email del 5 ottobre 2020
(7) https://www.mja.com.au/journal/2020/212/10/isolation-and-rapid-sharing-2019-novel-coronavirus-sars-cov-2-first-patient?fbclid=IwAR0WnExythGHPpqzxiLKXLUUcOwOARrhvpZsOiRxXik5FbwckGszjZdgKtU
(8) https://www.fluoridefreepeel.ca/fois-reveal-that-health-science-institutions-around-the-world-have-no-record-of-sars-cov-2-isolation-purification/
(9) https://www.youtube.com/watch?v=N7VOpY4ZSME, ab Minute 23:00
(10) https://samueleckert.net/isolat-truth-fund/
(11) https://www.impfkritik.de/pressespiegel/2020032201.html
(12) https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2021/01/05/mutated-covid-virus.aspx?ui=f41848815b2bd3d7541dd4e703789768f72fe6ce901e6d99dcaa048da8cdcabf&cid_source=dnl&cid_medium=email&cid_content=art1HL&cid=20210105&mid=DM758565&rid=1051364702
(13) https://www.gisaid.org
(14) https://www.pnas.org/content/117/49/31519
(15) https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/nejmoa2001017
(16) https://en.wikipedia.org/wiki/HIV#Structure_and_genome
(17) Le immagini provengono da una presentazione di Andrew Kaufman dell'Ohio, uno dei più noti sostenitori della tesi che ciò che viene chiamato SARS-CoV-2 sono in realtà esosomi.
(18) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7291340/pdf/viruses-12-00571.pdf
(19) https://www.facebook.com/notes/stefano-scoglio/the-invented-pandemic-the-lack-of-virus-isolation-and-the-invalid-covid-19-test/10219132803013133/
(20) https://wwwnc.cdc.gov/eid/article/26/6/20-0516_article
(21) https://www.andrewkaufmanmd.com/bio-credentials/
(22) https://www.youtube.com/watch?v=sSBQUIEUbQ8, ab Minute 4:15
(23) https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/real-time-rt-pcr-assays-for-the-detection-of-sars-cov-2-institut-pasteur-paris.pdf?sfvrsn=3662fcb6_2
(24) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/nucleotide/NC_000008.11?report=genbank&log$=nuclalign&from=63648346&to=63648363
(25) https://www.nature.com/articles/d41586-020-00974-w
(26) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7151430/pdf/main.pdf
(27) https://www.nature.com/articles/d41586-020-00974-w
(28) https://www.nature.com/articles/s41467-020-19802-w
(29) https://www.bmj.com/content/bmj/371/bmj.m4916.full.pdf
(30) https://www.collective-evolution.com/2020/12/19/who-calls-into-question-ability-of-rt-pcr-test-to-detect-covid-19-false-positives/
(31) https://www.bmj.com/content/bmj/371/bmj.m4436.full.pdf
(32) https://www.bmj.com/content/bmj/371/bmj.m4425.full.pdf
(33) https://www.youtube.com/watch?v=kANkpqtWLN4, ab Stunde 1:03:40
(34) Email del 3 dicembre 2020
(35) https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2765837
(36) https://www.thelancet.com/action/showPdf?pii=S2666-5247%2820%2930172-5
(37) https://www.rnd.de/politik/bkk-chef-knieps-kritisiert-corona-politik-im-kanzleramt-herrscht-bunkermentalitat-7DRGYYDUJFEIPFUKNT2JN34HOE.html
(38) https://www.wiwo.de/technologie/forschung/virologe-drosten-im-gespraech-2014-die-who-kann-nur-empfehlungen-aussprechen/9903228-2.html
(39) https://www.wiwo.de/technologie/forschung/virologe-drosten-im-gespraech-2014-die-who-kann-nur-empfehlungen-aussprechen/9903228-2.html
(40) https://www.fuldaerzeitung.de/fulda/corona-pcr-test-mut-rki-robert-koch-institut-berlin-hersteller-tib-molbiol-olfert-landt-90132220.html
(41) https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.3.2000045
(42) https://cormandrostenreview.com/report/
(43) https://www.srf.ch/news/schweiz/preise-vergleichen-lohnt-sich-coronatest-grosse-unterschiede-fuer-selbstzahler
(44) https://www.bag.admin.ch/bag/en/home/das-bag/aktuell/medienmitteilungen.msg-id-79584.html
(45) https://coronatest.uzh.ch/en/
(46) https://www.covid19.admin.ch/de/overview?ovTime=total
(47) https://www.srf.ch/play/tv/sendung/tagesschau?id=ff969c14-c5a7-44ab-ab72-14d4c9e427a9, al minuto 1:13
(48) https://www.dailymail.co.uk/health/article-9046363/DR-TOM-JEFFERSON-fear-mania-mass-Covid-testing-hugely-expensive-blunder.html
(49) https://www.bmj.com/content/371/bmj.m4436
(50) https://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/mehr-wirtschaft/schwankende-preise-160-euro-fuer-einen-corona-test-17000225.html
(51) https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Daten/Testzahlen-gesamt.xlsx?__blob=publicationFile
Wednesday, 10 February 2021, 5:00 pm
~24 minutes reading time
The phantom virus
It is becoming increasingly clear that the narrative surrounding SARS-CoV-2 and its mutations is very shaky.
by Konstantin Demeter, Torsten Engelbrecht, Stefano Scoglio
Can there be so much smoke without fire? Sometimes it can. Especially when there is a lot of media wind blowing into it. Not even the Robert Koch Institute or the health authorities of many other countries seem to be able to provide decisive proof that a new virus called SARS-CoV-2 is indeed "floating around", that it is transmitted in the ways often mentioned and that it can be detected beyond doubt by the usual testing methods. This alone makes talk of dangerous viral mutations irresponsible scaremongering - and the so-called SARS-CoV-2 PCR tests definitively a worthless tool.
When asked about a study that presents an isolation and complete purification of the particles that are claimed to be SARS coronavirus type 2 (SARS-CoV-2), Michael Laue of the German Robert Koch Institute (RKI), one of the world's most important representatives of the official doctrine on COVID-19, replies: "I am not aware of any work in which isolated SARS-CoV-2 has been purified" (1). This is a more than remarkable statement - especially as Laue adds that he is "sure that cell culture propagated virus is completely purified for certain tests". For with this statement he explicitly affirms how centrally important complete particle purification is in order to be able to detect viruses. But such purification has still not been carried out anywhere.
The concession by Laue, who heads the Department of Special Light and Electron Microscopy at the RKI (2), is also consistent with the statements we presented in our article "COVID-19 PCR Tests Are Scientifically Meaningless" (3), published by OffGuardian on 27 June 2020 and in German by Rubikon on 11 July 2020 (4). In this paper, we were the first in the world to comprehensively explain why the putative SARS-CoV-2 PCR tests are worthless for diagnosing viral infection.
One of the key points of our analysis was that the study authors who claim to have proven that SARS-CoV-2 is a new and potentially lethal virus have no right to claim "isolation" of so-called SARS-CoV-2 - especially because these studies have in fact failed to isolate and completely purify the particles that are supposed to be viruses.
This is confirmed by the corresponding answers we received from the authors of relevant studies, which we have listed in a table in our article. Among them is the response of the team around the Chinese Na Zhu, whose work can be described as the most significant in connection with the claim that SARS-CoV-2 has been proven to be a virus and which was published on 20 February 2020 in one of the most important specialist journals, the New Englang Journal of Medicine (5). In the meantime, another research team - one from Australia - has also conceded to us that they have not carried out any "purification" of the particles (6, 7).
Searched in vain: the SARS-CoV-2 virus
In addition, Canadian Christine Massey, a former biostatistician in the field of cancer research, and her New Zealand colleague Michael Speth, as well as several individuals around the world, most of whom prefer to remain anonymous, have unearthed incredible things. For example, under the Freedom of Information Act (FOIA), they have asked dozens of health departments and scientific institutions, as well as a handful of political institutions around the world, to send them the records showing the isolation of a SARS CoV-2 virus from an unadulterated sample from a sick person.
In total, they received 46 responses - but no one could provide or cite a record describing "SARS-CoV-2" isolation. The German Ministry of Health even completely ignored their FOIA request (8).
Samuel Eckert, a German entrepreneur, asked the health authorities of various cities such as Munich, Düsseldorf and Zurich for a study in which the complete isolation and purification of so-called SARS-CoV-2 has been carried out. But to date, he has not received such a study either (9).
High prize money for proof of isolation and causality
Samuel Eckert had even promised Christian Drosten the payment of more than 230,000 euros if he could present text passages from publications that scientifically prove the process of isolating SARS-CoV-2 and its gene substance. But the deadline, 31 December 2020, has passed without Drosten having contacted Eckert (10).
And another deadline, also 31 December, has passed without the requested documents being submitted. In this case, the German journalist Hans Tolzin had offered a reward of 100,000 euros for anyone who could present him with a scientific publication in which a successful attempt at infection with the specific SARS-CoV-2 was described in detail. The infection attempt must have reliably led to respiratory diseases in the test subjects (11).
Variation in particle size also leads the virus hypothesis ad absurdum
Recently, the world population has been increasingly frightened by reports of alleged mutations/variants of "SARS-CoV-2". But even these horror stories are not based on solid science. First, you cannot determine a variant of a virus unless you have completely isolated the original. And secondly, the orthodox side has long been talking about tens of thousands of supposedly new virus strains that have been found all over the world since last winter.
In fact, the so-called GISAID virus database now contains more than 450,000 different genetic sequences that supposedly represent a variant of SARS-CoV-2 (12, 13, 14). So to claim now that there are suddenly new mutations or virus variants is nonsense even from the point of view of orthodox virus research, not least because they say viruses mutate all the time. Thus, they can constantly claim to have found new strains and thus perpetuate the fear.
This scaremongering is all the more absurd when one takes a look at the electron microscope images printed in the relevant studies.
These show particles that are supposed to represent SARS-CoV-2. However, all that is certain is that these images show particles that vary extremely in size. In the study by Zhu and colleagues, for example, the range is from 60 to 140 nanometres (one nanometre is one billionth of a metre; abbreviation is "nm") (15). But a specific virus that exhibits such an extreme variation in size cannot actually exist.
It might still be legitimate to say that viruses as a whole have a size range of 60 to 140 nm. For example, one could also say of adult humans that their size varies - apart from extreme exceptions - approximately between 1.50 m and 2.20 m. But to claim that a specific virus, in this case SARS-CoV-2, has such a range in size would be like stating that adults of a very specific type of human, for example from a small ethnic group, are between 1.50 and 2.20 m tall. But such a range is simply irrational.
One could counter that viruses are not human individuals. But mind you, even according to established virology, every virus has a fairly stable structure. For HIV, for example, "a diameter of around 120 nm" is stated on Wikipedia (16). In the case of SARS-CoV-2, on the other hand, they think they can take extreme liberties in defining its size. This also makes it clear that everything here is even more arbitrary than it already is in virology.
The whole thing even goes so far that Wikipedia has decisively changed its text about this alleged new coronavirus. A few months ago, for example, the online encyclopaedia said that the average diameter of SARS-CoV particles was around 125 nm. But some time later it suddenly said that "each SARS-CoV-2 virus has a diameter of about 50 to 200 nm", i.e. the upper and lower limits are in a ratio of 4 to 1. How abstruse this is becomes apparent if one transfers this ratio of 4 to 1 to other beings, for example to adult humans of a certain ethnic group. These would then have a height range of, for example, 1.30 m to 5.20 m.
Incidentally, the electron microscope images presented in the studies also show that what is claimed to be SARS-CoV-2 is not a virus, but particles of all kinds. Here are two images from the aforementioned study by Zhu and colleagues, on which SARS-CoV-2 is supposed to be visible:
If one measures here once with a screen size measuring device (FreeRuler), then the following results: The particles seen in the image on the left, which are supposed to show SARS-CoV-2, each measure about 100 nm on a 100 nm scale. If, on the other hand, we look at the image on the right, in which the particles pointed to by arrows are also supposed to be SARS-CoV-2 type viruses, these particles - measured on a scale of 1 micrometre (1,000 nm) - have completely different sizes.
The particles in the right-hand picture, to which the black arrows point, represent vesicles - and these are then supposed to contain the viruses to which the coloured arrows point. If we measure some of these particles in the vesicles, we find that the largest particle in the central vesicle measures almost 52 nm, which is below the range of 60 to 140 nm suggested by Zhu and colleagues; the same is true for the particle immediately to its right, which measures about 57.5 nm. In contrast, the largest particle in the middle of the lowest vesicle (yellow arrow) measures about 73.7 nm, so it is within the broad range of Zhu and colleagues. In the lower left vesicle, the largest particle measures a good 155.6 nm, which is more than the 140 nm that Zhu and colleagues suggest as the maximum limit.
Meanwhile, there is further strong evidence that the particles referred to as SARS-CoV-2 are in fact those harmless or even useful particles called "extracellular vesicles" (EVs). These vary extremely in size, ranging from 20 to 10,000 nm, but the majority measure between 20 nm and 200 nm. A subcategory of these EVs are exosomes. These are produced by our cells, contain nucleic acids, lipids and proteins, and are involved in various activities useful to our bodies, including the transport of immune molecules and stem cells, and the removal of cellular debris.
Exosomes make up perhaps the largest proportion of EVs. Although probably few have heard of these beneficial particles, they have been the subject of research for over 50 years. And the scientific literature is full of reports about them. If you search PubMed for the term "exosome", more than 14,000 studies are "spat out"!
It is not possible to go into detail about EVs and exosomes here, but it is important to realise that they are almost indistinguishable from what is claimed to be viruses. And some scientists even put forward the thesis that what is defined as a dangerous SARS-CoV-2 virus is in fact nothing more than a useful exosome. This is indicated by the electron microscope images (17).
As can be seen in the two images below, the largest of the exosomes (left image) has the same size and structure as the alleged SARS-CoV-2 (right image). Thus, it would be quite plausible to conclude that the particles contained in the large "sea" of sample fluid from a COVID-19 patient (precisely: in the supernatant of the patient's bronchoalveolar fluid) that are supposed to be SARS-CoV-2 are actually exosomes.
Exosomes (left) Alleged SARS-CoV-2 (right)
Why virus detection without complete particle purification is impossible
In a cell culture with countless extremely similar particles, complete particle purification must logically be the very first step in order to really be able to define the alleged particles as viruses. In addition to particle purification, it must then of course also be perfectly proven that the particles can cause certain diseases under real and not just laboratory conditions. But nowhere has such particle "purification" been carried out. But how can one conclude that the RNA obtained is a viral genome? And how then can such RNA be generally used to diagnose infection with a new virus, whether by PCR tests or other methods?
We have posed these two questions to numerous representatives of the official Corona narrative around the world, but no one has been able to answer them.
So, the claim that the RNA gene sequences that the scientists took from the tissue samples prepared in their in vitro studies, test tube studies, and to which the so-called SARS-CoV-2 RT-PCR tests were finally "calibrated", belong to a new pathogenic virus called SARS-CoV-2 is - let us emphasise again - based solely on faith and not on facts.
In this context, it is also worth remembering what all those researchers who claim to have isolated and ultimately proven SARS-CoV-2 to be an "evil" virus actually did instead of a "clean" complete particle purification: The scientists took samples from patients' throats or lungs, ultracentrifuged them (spun them at high speed) to separate the larger/heavier molecules from the smaller/lighter ones, and then "skimmed" off the supernatant, i.e. the top part of the centrifuged material. And this is what they call "isolate", to which they then apply PCR. But this supernatant contains all kinds of molecules, billions of different micro- and nanoparticles, including the aforementioned EVs and exosomes, which, as I said, are produced by our own bodies and are often simply indistinguishable from what are called viruses.
"Nowadays, it is an almost impossible mission to separate EVs and viruses using canonical vesicle isolation methods such as differential ultracentrifugation, as they are often pelleted together due to their similar dimensions," states the study "The Role of Extracellular Vesicles as Allies of HIV, HCV and SARS Viruses" published in the journal Viruses in May 2020 (18).
The scientists therefore simply "create" the virus using PCR. To do this, they take so-called primers, i.e. already existing gene sequences that are available in gene banks. Then they modify these primers based on purely hypothetical considerations and finally bring them into contact with the supernatant broth until they bind to an RNA in the broth. They then convert the RNA "fished" in this way into an artificial or complementary DNA (cDNA) with the help of the enzyme reverse transcriptase, because this is the only way it can be processed by PCR and multiplied by a certain number of PCR cycles.
Each cycle doubles the amount of DNA, and the more cycles necessary to produce enough alleged virus material, the lower the reliability of the PCR - i.e. the less one is actually able to "extract" anything "useful" from the supernatant by means of PCR. Ultimately, one can say that the result tends to become meaningless if more than 25 PCR cycles are required for this - and the majority, if not all, PCR tests or protocols currently in circulation use far more than 25 cycles, usually as many as 35 to 45, which we also went into in more detail in our first article on the subject.
To make matters worse, the primers each consist of 18 to 24 bases (nucleotides); the SARS-CoV-2 virus, on the other hand, is said to consist of 30,000 bases. The primer thus does not even represent 0.1 per cent of the virus genome. This makes it even more impossible to find the virus we are looking for in a sea of billions of very similar particles. This also significantly reduces the probability that the gene sequence "fished" with the help of the primers is specific for the claimed virus.
Especially since the virus the researchers are looking for is supposed to be new. Therefore, there are simply no ready-made genetic primers that exactly match the claimed specific new virus. Therefore, the researchers simply take primers that they believe are more or less close to the structure of the suspected new virus. But that is definitely just a guess. And when they "dip" the primers into the supernatant broth, they can ultimately bind to any of the billions of molecules present in it.
Therefore, the scientists have no way of knowing whether what they have created in this way belongs to the virus they are looking for. It is in fact a new creation by the researchers, which they simply call SARS-CoV-2 (19).
Alleged virus genome is only an artificial computer puzzle
SARS-CoV-2 was therefore ultimately "cobbled together" on the computer. Experts like the Californian doctor Thomas Cowan call this a "scientific fraud". Cowan writes about this on 15 October 2020: "This week, my colleague and friend Sally Fallon Morell brought to my attention an amazing article published by the CDC in June 2020 (20). The purpose of the article was for a group of about 20 virologists to describe the state of the science on the isolation, purification and biological properties of the new SARS CoV-2 virus and to share this information with other scientists for their own research. A thorough and careful reading of this important study reveals some shocking findings."
The article section "Whole Genome Sequencing" shows that the CDC did not isolate the virus and completely sequence its genome from one end to the other, but generated the genome based on the reference sequence of the coronavirus (genebank accession number NC045512). "To me, this step of computer generation represents scientific fraud," Cowan said.
"It would be like researchers finding a piece of a hoof, a hair from a tail and a snippet of horn and then deducing they had discovered a unicorn. Then they put this information into a computer and programmed it to recreate the unicorn. And then they claim that this replica in the computer is the real unicorn. Of course, the scientists had never seen a unicorn, so they couldn't possibly study its genetic makeup to compare their samples to the unicorn's hair, hooves and horn."
So, in the end, the researchers did not analyse the entire genome of the claimed virus, but simply took some sequences found in the cultures, claimed them to belong to a new specific virus without any proof, and based on that, they made a kind of genetic computer puzzle that is supposed to represent the entire genome of the new virus. "They are using computer modelling to essentially just create a genome from scratch," says molecular biologist Andrew Kaufman (21, 22).
With this in mind, it can hardly come as a surprise that one of the primers in the PCR test developed by the Pasteur Institute corresponds exactly to a sequence of chromosome 8 of the human genome (23, 24).
No proof of airborne transmission
Unfortunately, the decision-makers are ignoring all this. And in order to stop the spread of a supposedly new virus, populations are forced to practise various forms of social distancing and to wear mouth-to-nose coverings in all possible places. The idea is that viruses, and SARS-CoV-2 in particular, are transmitted through the air, or by people coughing, sneezing or even talking, and that atomised and virus-laden droplets in the air "jump" from one person to another. But the truth is that all these theories about the transmission of the virus are only hypotheses, which - mind you - have never been proven.
As even the world's foremost scientific journal Nature reported in an article in April 2020, even the established experts cannot say with certainty that SARS-CoV-2 is airborne - and even according to the WHO, "the evidence for this is not convincing" (25).
Even from an orthodox point of view, the only studies in which airborne transmission of a coronavirus (not SARS-CoV-2) has been provisionally "proven" have been conducted in hospitals and nursing homes, places said to be conducive to all kinds of infections due to special circumstances (26). However, no study has ever proven that there is transmission of viruses outdoors or in closed but well-ventilated rooms. And even assuming that there is such airborne transmission, it says that the people between whom the alleged transmission occurs would have to be in close contact for at least 45 minutes for "contagion" to occur (27).
This alone gives the drastic distancing measures no scientific basis.
Even the BMJ stated, "Mass testing is a costly mess".
Since particle purification is the sine qua non for the further steps, i.e. for proving causality and "calibrating" the tests, we have a diagnostically insignificant test - and therefore the "test, test, test" mantra of WHO Secretary-General Tedros Adhanom Ghebreyesus mentioned in our first article on the subject must be called unscientific and misleading. This is especially true of testing asymptomatic people, those who have no symptoms of disease.
In this context, a Chinese study from Wuhan published in Nature on 20 November 2020 is extremely noteworthy. Here, almost 10 million people were tested and all asymptomatic "positive" cases, "repositive" cases and their close contacts were isolated for at least two weeks until the PCR test came out "negative". Result: All those who had close contacts to those who were asymptomatic and tested "positive" tested "negative", indicating that the asymptomatic "positive" cases detected in this study were "probably not infectious", as stated in Nature (28).
Even the orthodox journal The BMJ recently joined in the fundamental criticism of PCR testing. Shortly before Christmas, the science magazine published the article "COVID-19: Mass testing is inaccurate and gives false sense of security, minister admits" (29). It says that the PCR test, when used on asymptomatic people, is not accurate at all and cannot be used to accurately determine whether one is "positive" or "negative" (30).
Even a few weeks earlier, the journal The BMJ ran critical articles stating that "mass testing for COVID-19 is an unevaluated, underdeveloped and costly mess" (31), that "screening the healthy population for COVID-19 is of unknown value" and that "the UK pandemic response relies too heavily on scientists and other government officials with worrying conflicts of interest, including those with interests in companies producing diagnostic tests, treatments and vaccines for COVID-19" (32).
Meanwhile, lawyer Reiner Füllmich, a member of the German extra-parliamentary investigative committee "Stiftung Corona-Ausschuss", pointed out that Stefan Hockertz, a professor of pharmacology and toxicology, had assured him that no scientific evidence of an asymptomatic SARS-CoV-2 infection had been found so far (33).
And even the RKI was unable to give us a single study proving that (a) "positive" asymptomatic persons have made another person sick (not just "positive"), that (b) "positive" persons with symptoms of illness have made another person sick (not just "positive"), and that (c) any person at all who has tested "positive" for SARS-CoV-2 has made another person "positive" (34).
"If there was no testing at all, Corona would have disappeared".
As early as May 2020, the major journal Journal of the American Medical Association (JAMA) had stated that a "positive" PCR result does not necessarily indicate the presence of a live virus" (35), while a recent study in The Lancet states that "RNA detection cannot be used to infer infectivity" (36).
Against this background, one can only agree with Franz Knieps, head of the Association of Company Health Insurance Funds in Germany, in what he said in mid-January 2021: "And if testing were not done at all, Corona would have disappeared" (37).
Interestingly, even the German "virus czar" Christian Drosten today contradicts what he himself said in 2014 in an interview on PCR testing - regarding the so-called virus MERS-CoV in Saudi Arabia:
"The (PCR) method is so sensitive that it can detect a single hereditary molecule of this virus. If, for example, such a pathogen flits across a nurse's nasal mucosa for a day without her falling ill or noticing anything else, then she is suddenly a MERS case. Where previously terminally ill people were reported, now mild cases and people who are actually perfectly healthy are suddenly included in the reporting statistics. This could also explain the explosion in the number of cases in Saudi Arabia. In addition, the local media have made an unbelievable fuss" (38, 39).
That sounds somehow very familiar ...
Even Olfert Landt is critical of PCR test results and states that only about half of those "infected with Corona" are contagious (40). This is more than remarkable, because Landt is not only one of the co-authors of Drosten's study (Corman, Drosten and colleagues), which describes the PCR test protocol that was the first to be accepted (not validated!) by the WHO worldwide and published in Eurosurveillance on 23 January 2020 (41). Landt is also the CEO of TIB Molbiol, the company that produces the tests according to this protocol.
Unfortunately, this conflict of interest is not mentioned in the paper by Corman/Drosten and colleagues, as 22 scientists - including Stefano Scoglio, one of the authors of this article - criticised in a recent, detailed analysis. Overall, Scoglio and his colleagues found "serious conflicts of interest in at least four authors", including Christian Drosten, as well as various fundamental scientific flaws. Therefore, they concluded that "the editors of Eurosurveillance have no choice but to withdraw the publication" (42).
On 11 January 2021, Eurosurveillance's editorial team responded to our email request for comment on this analysis as follows: "We are aware of such a request (to retract the paper by Corman/Drosten and colleagues), but please understand that we do not comment on this at this time. But we are working to be able to present a decision by the end of January." But nothing came by the end of January, so we followed up again. In response, they wrote to us on 29 January:
"This is taking some time as there are several parties involved. We will communicate our decision in one of the next regular issues of our magazine (Eurosurveillance)."
Billions and billions are wasted on tests that lack any validity
Given the lack of facts for the detection of a supposedly new virus that has been given the name SARS-CoV-2, and for the meaningfulness of the so-called SARS-CoV-2 PCR tests, it is all the more scandalous that the costs of the tests are not publicly discussed, because they are enormous. We often hear from politicians and presenters that the tests are free if certain criteria are met, but this is an outright lie. What is actually behind it is that although you don't pay for it on the spot, you pay for it with your taxes. But no matter how you pay for it, in Switzerland, for example, a PCR test costs between 140 and 200 Swiss francs, or about 130 to 185 euros (43, 44, 45). So let's do the math.
To date, tiny Switzerland, with its 8.5 million inhabitants, has performed about 3,880,000 SARS-CoV-2 PCR tests, plus about 500,000 antigen tests, which are slightly cheaper (46). At an average of 170 Swiss francs per PCR test, that's a whopping 660 million Swiss francs, or 610 million euros. On 27 January 2021, the Swiss Federal Council even called again on the population to get tested. In doing so, he also announced that from the following day, the federal government, and thus the taxpayer, would in many cases also assume the costs for testing asymptomatic people. This is all the more abstruse when one considers, as explained, that there is no scientific basis for testing asymptomatic people. The Swiss Federal Council estimates that this will cost about 1 billion Swiss francs (47).
As for the cost, British epidemiologist Tom Jefferson said in an interview with the Daily Mail newspaper: "Most PCR kits still cost more than £100 to buy privately, and the government says it now ships 500,000 a day. But even these figures are dwarfed by the £100 billion that the UK government has budgeted for the so-called Operation Moonshot project, which involves extensive mass testing of the population. This means that the budget for this adventure without a scientific basis amounts to three quarters of the entire annual budget of the state health system NHS (National Health Service) (48, 49).
In Germany, the price for the tests varies greatly and also depends on whether the test is paid for privately or not. But on average it is similar to that in the UK (50) - and to date more than 40 million PCR tests have been carried out in Merkel's country (51). So even if one calculates cautiously and puts an amount of 100 euros for a PCR test, that makes more than 4 billion euros.
This means that billions and billions are spent on tests that simply lack scientific validity - and yet fuel a worldwide molecular and digital "witch hunt" for a virus that has never been detected.
Editorial note: This article first appeared in the off-Guardian on 31 Jan 2021 under the title "Phantom Virus: In search of Sars-CoV-2".
Sources and notes:
(1) email dated 4 September 2020
(2) https://www.rki.de/DE/Content/Institut/OrgEinheiten/ZBS/ZBS4/zbs4_node.html
(3) https://off-guardian.org/2020/06/27/covid19-pcr-tests-are-scientifically-meaningless/
(4) https://www.rubikon.news/artikel/die-nonsens-tests
(5) https://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMoa2001017?articleTools=true
(6) Email from 5 October 2020
(7) https://www.mja.com.au/journal/2020/212/10/isolation-and-rapid-sharing-2019-novel-coronavirus-sars-cov-2-first-patient?fbclid=IwAR0WnExythGHPpqzxiLKXLUUcOwOARrhvpZsOiRxXik5FbwckGszjZdgKtU
(8) https://www.fluoridefreepeel.ca/fois-reveal-that-health-science-institutions-around-the-world-have-no-record-of-sars-cov-2-isolation-purification/
(9) https://www.youtube.com/watch?v=N7VOpY4ZSME, starting at minute 23:00
(10) https://samueleckert.net/isolat-truth-fund/
(11) https://www.impfkritik.de/pressespiegel/2020032201.html
(12) https://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2021/01/05/mutated-covid-virus.aspx?ui=f41848815b2bd3d7541dd4e703789768f72fe6ce901e6d99dcaa048da8cdcabf&cid_source=dnl&cid_medium=email&cid_content=art1HL&cid=20210105&mid=DM758565&rid=1051364702
(13) https://www.gisaid.org
(14) https://www.pnas.org/content/117/49/31519
(15) https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/nejmoa2001017
(16) https://en.wikipedia.org/wiki/HIV#Structure_and_genome
(17) The pictures are from a presentation by Andrew Kaufman of Ohio, one of the best known proponents of the thesis that what is called SARS-CoV-2 are actually exosomes.
(18) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7291340/pdf/viruses-12-00571.pdf
(19) https://www.facebook.com/notes/stefano-scoglio/the-invented-pandemic-the-lack-of-virus-isolation-and-the-invalid-covid-19-test/10219132803013133/
(20) https://wwwnc.cdc.gov/eid/article/26/6/20-0516_article
(21) https://www.andrewkaufmanmd.com/bio-credentials/
(22) https://www.youtube.com/watch?v=sSBQUIEUbQ8, starting at minute 4:15
(23) https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/real-time-rt-pcr-assays-for-the-detection-of-sars-cov-2-institut-pasteur-paris.pdf?sfvrsn=3662fcb6_2
(24) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/nucleotide/NC_000008.11?report=genbank&log$=nuclalign&from=63648346&to=63648363
(25) https://www.nature.com/articles/d41586-020-00974-w
(26) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7151430/pdf/main.pdf
(27) https://www.nature.com/articles/d41586-020-00974-w
(28) https://www.nature.com/articles/s41467-020-19802-w
(29) https://www.bmj.com/content/bmj/371/bmj.m4916.full.pdf
(30) https://www.collective-evolution.com/2020/12/19/who-calls-into-question-ability-of-rt-pcr-test-to-detect-covid-19-false-positives/
(31) https://www.bmj.com/content/bmj/371/bmj.m4436.full.pdf
(32) https://www.bmj.com/content/bmj/371/bmj.m4425.full.pdf
(33) https://www.youtube.com/watch?v=kANkpqtWLN4, starting at hour 1:03:40
(34) Email from 3 December 2020
(35) https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2765837
(36) https://www.thelancet.com/action/showPdf?pii=S2666-5247%2820%2930172-5
(37) https://www.rnd.de/politik/bkk-chef-knieps-kritisiert-corona-politik-im-kanzleramt-herrscht-bunkermentalitat-7DRGYYDUJFEIPFUKNT2JN34HOE.html
(38) https://www.wiwo.de/technologie/forschung/virologe-drosten-im-gespraech-2014-die-who-kann-nur-empfehlungen-aussprechen/9903228-2.html
(39) https://www.wiwo.de/technologie/forschung/virologe-drosten-im-gespraech-2014-die-who-kann-nur-empfehlungen-aussprechen/9903228-2.html
(40) https://www.fuldaerzeitung.de/fulda/corona-pcr-test-mut-rki-robert-koch-institut-berlin-hersteller-tib-molbiol-olfert-landt-90132220.html
(41) https://www.eurosurveillance.org/content/10.2807/1560-7917.ES.2020.25.3.2000045
(42) https://cormandrostenreview.com/report/
(43) https://www.srf.ch/news/schweiz/preise-vergleichen-lohnt-sich-coronatest-grosse-unterschiede-fuer-selbstzahler
(44) https://www.bag.admin.ch/bag/en/home/das-bag/aktuell/medienmitteilungen.msg-id-79584.html
(45) https://coronatest.uzh.ch/en/
(46) https://www.covid19.admin.ch/de/overview?ovTime=total
(47) https://www.srf.ch/play/tv/sendung/tagesschau?id=ff969c14-c5a7-44ab-ab72-14d4c9e427a9, starting at minute 1:13
(48) https://www.dailymail.co.uk/health/article-9046363/DR-TOM-JEFFERSON-fear-mania-mass-Covid-testing-hugely-expensive-blunder.html
(49) https://www.bmj.com/content/371/bmj.m4436
(50) https://www.faz.net/aktuell/wirtschaft/mehr-wirtschaft/schwankende-preise-160-euro-fuer-einen-corona-test-17000225.html
(51) https://www.rki.de/DE/Content/InfAZ/N/Neuartiges_Coronavirus/Daten/Testzahlen-gesamt.xlsx?__blob=publicationFile
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