Commissione: Alcuni diritti possono essere limitati a causa di COVID-19
Di Philipp Grüll e Sarantis Michalopoulos | EURACTIV.com e EURACTIV.de
17 novembre 2020
Fonte: https://www.euractiv.com/section/politics/short_news/commission-certain-rights-can-be-restricted-due-to-covid-19/
EURACTIV ha contattato la Commissione a seguito di un divieto di quattro giorni per tutti gli incontri all'aperto di più di quattro persone, imposto in tutta la Grecia da un decreto esecutivo del capo della polizia greca. [EPA/YOAN VALAT]
Le manifestazioni pacifiche sono un diritto fondamentale, ma alcuni diritti possono essere ulteriormente limitati durante un'emergenza sanitaria pubblica, ha dichiarato un portavoce (anonimo) della Commissione Europea all'EURACTIV, commentando il dibattito in corso sul trattamento degli incontri pubblici negli Stati membri.
I legislatori dell'UE hanno messo in guardia alla fine del mese scorso contro indebite restrizioni alla libertà di riunione in alcuni Stati membri e hanno lamentato che alcune misure di emergenza nazionali rappresentano un "rischio di abuso di potere".
EURACTIV ha contattato la Commissione a seguito di un divieto di quattro giorni su tutti gli incontri all'aperto di più di quattro persone imposto in tutta la Grecia da un decreto esecutivo del capo della polizia greca.
Il provvedimento, che ha creato disordini politici ad Atene, è stato approvato dall'Alta corte e imposto per evitare manifestazioni pubbliche in memoria della lotta contro la dittatura militare dei primi anni '70.
Il governo insiste sul fatto che il divieto è necessario poiché la Grecia sta affrontando una pericolosa recrudescenza dei casi COVID-19 e il sistema sanitario del Paese è sull'orlo del collasso.
L'opposizione ha detto che il governo conservatore prende tali decisioni per compiacere la parte ultra-destra del suo elettorato, considerando che dal punto di vista della salute pubblica, è un'assurdità in quanto i movimenti popolari e del lavoro hanno dimostrato in pratica di prendere tutte le misure di protezione necessarie quando si mobilitano in massa.
I partiti dell'opposizione hanno anche criticato il governo per aver chiuso un occhio sui mezzi di trasporto affollati e sugli itinerari limitati.
Il funzionario dell'UE ha aggiunto che qualsiasi misura di emergenza deve essere strettamente proporzionata, limitata nel tempo e in linea con le salvaguardie sancite dalla costituzione e con gli standard europei e internazionali.
"Su questa base, spetta alle autorità nazionali competenti, sotto il controllo di tribunali indipendenti, valutare le situazioni specifiche. La Commissione continua a monitorare le misure di emergenza in tutti gli Stati membri", ha dichiarato il portavoce dell'UE.
Francia e Germania hanno finora seguito un approccio diverso.
In Germania, il diritto di riunione è strettamente protetto dalla costituzione del Paese e quindi le manifestazioni sono ancora consentite, con alcune restrizioni, come l'uso di una maschera o la distanza l'una dall'altra.
Tuttavia, la nazione ha visto recentemente molte proteste contro le misure di Corona, dove queste restrizioni erano state ignorate. Una di queste, la settimana scorsa a Lipsia, che ha riunito oltre 20.000 persone, ha scatenato un dibattito sul fatto di limitare ulteriormente il diritto di protestare o di vietarle del tutto, come ha suggerito lunedì il sindaco di Amburgo Peter Tschentscher (SPD).
In Francia, il Consiglio di Stato ha ribaltato a giugno una decisione che vietava di riunire più di dieci persone in luoghi pubblici senza autorizzazione preventiva. Il tribunale ha detto che la decisione era "eccessiva", aggiungendo che una condizione preliminare dovrebbe essere quella di prendere e notificare alle autorità locali le misure di sicurezza previste.
(Sarantis Michalopoulos | EURACTIV.com, Philipp Grüll |EURACTIV.de)
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